Da oltre 20 anni, frequenta attivamente le zone cambio e i contesti legati al triathlon, in prima persona e attivamente per coinvolgere sportivi e appassionati in questa meravigliosa disciplina. Da oggi, Claudia Gnudi sarà ancora più attiva per il triathlon italiano, sostenendo il lavoro del gruppo di Daniele Moraglia.
Claudia si è affacciata alla triplice proprio nel 2000 rimanendone letteralmente affascinata, “e da lì non mi sono più fermata, cercando di diffonderne il valore e di farla conoscere il più possibile in una zona d’Italia in cui non era ancora molto diffusa – aggiunge – ho avuto poi l’enorme fortuna di iniziare a collaborare per il primo evento di triathlon a marchio internazionale svoltosi in Italia per la prima volta nel giugno del 2012”.
“Testa, gambe e cuore” è il suo motto, lo sport a 360° è il suo stile di vita e quello della sua famiglia. Atleta, full distance finisher, mamma e moglie di atleti, ama le sfide perché aiutano sempre a vedere cosa c’è oltre il confine di ciò che circonda ognuno di noi, perché andare oltre la comfort zone riserva esperienze che formano la persona ed il carattere.
“Da quei lontani anni 2000, sono alla guida come Presidente di una società di triathlon, collaboro nell’organizzazione di eventi e per anni ho preparato neofiti nella disciplina. Amo il contatto con la gente, amo trasmettere quello che sento dentro perché solo quando comunichi ciò che ti piace veramente, questo entra nella testa e nel cuore della gente”.
Daniele Moraglia sottolinea che “parlando con Claudia, traspare immediatamente il trasporto e la forte passione per il triathlon: non deve spiegare nulla, sa trasmettere perfettamente ciò che sente in maniera diretta e chiara. Incarna al meglio i valori della nostra squadra, vanta un’esperienza invidiabile e conosce molto bene le varie sfaccettature del nostro sport. Sa ascoltare ed è sempre puntuale nelle sue considerazioni: l’ho notato io, lo sanno i componenti della mia squadra e presto potrà apprezzare queste sue doti anche tutto il movimento”.
“Ho deciso di affiancare Daniele in questa avventura per provare a far riaffiorare in tutti i triatleti l’amore per la triplice e per far crescere concretamente il movimento affinché ciò che si prova in quegli ultimi passi verso la finish line sia solo l’inizio di un un percorso di successi nello sport e nella vita”.