Non temiamo di essere smentiti se diciamo che Maurizio De Benedetti è un pezzo di storia del triathlon. Sin dai tempi in cui la triplice era connotata come una disciplina pionieristica, ha calcato le zone cambio d’Italia e d’Europa, ha gareggiato in Coppa del Mondo e ha centrato un titolo mondiale universitario (1992) oltre a essere riuscito a iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro del Triathlon Internazionale di Bardolino nel 1996. Da quegli anni, non ha più abbandonato il triathlon: “Muovo i miei passi in questo ambiente da quando il movimento era ancora un’associazione. Ho visto nascere la Federazione Italiana Triathlon e ho partecipato attivamente, con altri atleti mossi dalla comune passione, alla rincorsa verso l’inserimento della nostra disciplina nel panorama Olimpico”.
Quando tutti, Maurizio compreso, sognavano di vestire i colori azzurri al debutto a cinque cerchi a Sydney 2000, un grave incidente automobilistico compromise la sua rincorsa ai primi Giochi Olimpici. “Ricordo che come atleta fui abbandonato: questo è uno dei motivi che mi spinge a entrare a fare parte della squadra di Daniele Moraglia affinché situazioni come quella occorsa ai miei tempi, qualche anno fa ad Angelica Olmo, e più recentemente a Michele Sarzilla e Ilaria Zane, non debbano più ripetersi”.
Ma c’è dell’altro: “Sono convinto che le critiche costruttive vadano ascoltate, dai confronti anche accesi possono nascere collaborazioni proficue che realizzano buone idee. Troppo spesso, invece, le buone proposte vengono sacrificate poiché si predilige una strategia fondata sul clientelismo, spesso alimentata da subdoli ricatti che diventano efficaci lubrificanti dei complicati meccanismi federali. Invece, preferisco avere a che fare con persone trasparenti e sono sicuro di averle trovate in questo gruppo di ottimi professionisti”.
Daniele Moraglia, che conosce De Benedetti da decenni, dice che “la figura di Maurizio è fondamentale per la squadra: pacato, posato, sempre garbato, ma deciso e pungente. La passione per lo sport, per il triathlon in particolare, è il suo carburante: sempre pronto a sostenere iniziative di promozione del multisport, a collaborare con gli eventi sportivi, a mettere in campo strumenti preziosi, impagabili, che saranno ben sfruttati e capitalizzati”.