Quanto successo il 7 giugno ha scosso il mondo del triathlon.
Riccardo Giubilei, il presidente dei record negativi, è caduto perché 6 consiglieri hanno rassegnato le proprie dimissioni.
Quali sono questi record?
Partiamo dall’ultimo. Mai nella storia, un presidente della Federazione Italiana Triathlon era stato sfiduciato dal proprio consiglio. Quel consiglio riunito sotto il motto del #noisiamouno, quel consiglio in parte non allineato da tempo, quel consiglio che non è riuscito a contrastare il presidente dall’interno e si è dovuto dimettere per non essere complice. Una brutta pagina per il nostro sport.
Perché le dimissioni?
Certamente le modalità con le quali sono state comunicate le scelte tecniche degli atleti che rappresenteranno il nostro movimento alle Olimpiadi sono la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La mancanza di trasparenza dello staff tecnico nei confronti degli atleti, quegli atleti che prima di tutto sono esseri umani e non numeri, risultati, medaglie. Il gruppo dei Probabili Olimpici è ben più ampio dei posti disponibili, naturale che qualcuno resti deluso ma, con criteri oggettivi, colloqui trasparenti e correttezza, la delusione può essere più dolce.
Ma è solo questo? No.
Il Bilancio consuntivo 2023 ha chiuso con una perdita di esercizio che si aggira intorno ai 500.000 euro. Il Bilancio preventivo 2024 è previsto chiuda a oggi con una perdita di esercizio di oltre 250.000 euro che pare destinata ad aumentare in quanto alcuni introiti previsti sono destinati a ridursi o a essere cancellati.
Purtroppo, non è tutto. Ci sono punti oscuri, soprattutto nella sezione relativa all’organizzazione degli Eventi Sportivi Internazionali, tanto cari a Giubilei, chissà per quale motivo. Dei circa 2 milioni di euro che la Federazione introita da Stato, Regioni, Enti Locali e piccole sponsorizzazioni per questo capitolo di bilancio, la stessa ne spende circa 2,2. Quindi, un disavanzo di 200.000 euro. Il che significa che le gare Internazionali non sono un valore aggiunto né per le casse federali, né per il movimento che da 3 anni a questa parte si è mangiato il 21% dei tesserati. Tesserati che a oggi sono 19.800 di cui circa 3.200 giovani (da categoria Mini Cuccioli e categoria Junior) e 1.500 studenti che non hanno mai partecipato alle attività agonistiche.
In definitiva una caporetto su tutti i fronti.
So che a partire dall’1 settembre, quando insieme alla mia squadra saremo chiamati a dirigere la Federazione Italiana Triathlon, dovrò proiettarla nel futuro pur partendo in una situazione di svantaggio. Bisognerà dare nuova linfa al nostro movimento, riformandolo in tutti i settori con audacia. Credo fermamente di avere le competenze e le conoscenze necessarie per poterlo fare e riuscirò negli obiettivi pre fissati perché avrò al mio fianco un insieme di persone altrettanto preparate e appassionate del nostro sport.
Chiedo a tutti almeno 2 cose:
- Rispettate gli atleti esclusi dalle Olimpiadi facendogli sentire la nostra vicinanza, chiedendogli di non mollare perché nonostante quanto accaduto vogliamo vederli nuovamente sui campi gara. Allo stesso modo, rispettate gli atleti che sono stati convocati, devono trovare la serenità per poter rappresentarci al meglio a Parigi. C’è, chi in questi 3 anni ci ha illuso riguardo una potenziale medaglia, se non arriverà la colpa non sarà certo degli atleti, ma di persone ben definite e con questi cognomi: Giubilei, Clonen, Biava e Gabba, ma non solo.
- Il 31 agosto sarete chiamati a votare. Sostengo, indipendentemente dalle idee di voto, che il voto sia un diritto e un dovere di tutti. Venite a votare e se non potete farlo, delegate ricordandovi del sistema assistenzialistico e clientelare di quest’ultimo triennio, un sistema che non aiuta il movimento crescere, un sistema in cui la federazione si sostituisce agli affiliati e li priva di fonti di reddito non per le tasche dei dirigenti societari ma per gli investimenti sull’attività sportiva, un sistema che fallisce in partenza perché non premia il merito e la competenza e non fornisce una visione a medio lungo termine. Quando voterete, esprimete il vostro voto per il progetto, per le persone, per il programma. Non fatelo a cuor leggero.
A proposito di deleghe. A oggi non esiste il modello, quindi, non datele se ve le chiedono. Tenete sempre d’occhio il sito federale.
Infine, in questi giorni molti di voi stanno ricevendo pressioni, non fatevi condizionare come in passato.
Non abbiate paura, non cedete ai ricatti. Ognuno di voi può fare la propria parte semplicemente esprimendo la propria fiducia a me, Daniele Moraglia, alla squadra che mi supporta da oltre un anno e al nostro progetto. Non pensate all’interesse di bottega, pensate a un bene più grande, pensate al benessere del Triathlon. Solo in questo modo, le botteghe di tutti, prospereranno.
Fate come me, fate come noi. Denunciate e debellate chi non vuole il bene del nostro movimento. Noi non ci siamo mai nascosti, abbiamo trovato il coraggio di non sottometterci e in quanto non ricattabili, capaci, caparbi e competenti abbiamo continuato per la nostra strada senza perdere il nostro credo. Venite con noi!